Le collezioni del Medagliere furono incrementate da donazioni e acquisti, a partire dagli anni immediatamente successivi alla Seconda Guerra Mondiale.
Da segnalare l’acquisto nel 1954 di alcune rare monete del Senato romano, coniate dal senatore Brancaleone d’Andalò tra il 1253 e il 1256, provenienti dall’importante collezione del medico Angelo Signorelli (1876 -1952), la medaglia di papa Clemente XIII celebrativa della trasferimento nel 1765 ai Musei Capitolini dei due Centauri rinvenuti durante gli scavi di Villa Adriana.
L’acquisizione più recente è la donazione fatta nel 1994 dagli Amici dei Musei di Roma al Monetiere Capitolino di una scatola di 61 calchi in zolfo rosso, detti ‘solfi’, prelevati da cammei e incisi gemme della collezione Boncompagni Ludovisi.
Si può supporre che i calchi siano stati realizzati dopo il 1763, anno in cui il celebre archeologo J. Winckelmann scrisse di essere stato l’unico ad aver visto la collezione durante il suo soggiorno romano e “ad averne tratto alcune impressioni”, e prima del 1782, quando l’incisore Giovanni Pichler introdusse per primo i calchi in scagliola, materiale più resistente dello zolfo e particolarmente adatto all’intarsio a imitazione del marmo e delle pietre semipreziose.
La scatola, acquistata sul mercato dell’antiquariato romano, faceva parte di un’ampia collezione di calchi posseduta dal conte di Beverley, figlio del duca di Northumberland, venduta a Londra nel 1990.