Dagli scavi della Commissione Archeologica Comunale provengono numerose gemme, cammei e paste vitree incise e alcuni monili antichi.
Predominano le pietre di epoca romana, dall’età augustea al IV secolo d.C., lavorate soprattutto a intaglio, raffiguranti animali, divinità, eroi, personaggi mitici e membri della famiglia imperiale.
Irinvenimenti interessarono le aree oggetto di riqualificazione edilizia, prevalentemente Esquilino, Quirinale, Viminale, che in età imperiale ospitavano prestigiose abitazioni.
L’attuale piazza Vittorio, coincidente con la sommità dell’Esquilino, era occupata dagli Horti Lamiani, trasformati da Caligola in residenza imperiale. Tra le gemme “di scavo” riconducibili al lussuoso complesso, si segnalano il cammeo in onice a due strati con ritratto di Livia velata accanto a un ritratto maschile, anch’esso velato (Augusto?), e il cammeo in sardonica bianca su fondo grigio con ritratto di giovane principe (Costantino II?).
Da una delle domus più grandi del Quirinale proviene il diaspro bianco con sfumature rosate lavorato a cammeo con scena di amorini al lavoro. La residenza apparteneva a Emilia Paulina Asiatica, nobildonna romana legata al console dell’anno 125 d.C. M. Lollius Paulinus D. Valerius Asiaticus Saturninus, proprietaria della gemma.
Da contesto funerario, e precisamente dalla tomba di una dama ostrogota all’interno del cimitero suburbano di San Valentino sulla via Flaminia, proviene la coppia di fibulae a forma di aquila con cristalli di rocca e granati inseriti all’interno di piccole cellette in lamina d’oro.
Ai reperti di scavo devono aggiungersi alcuni esemplari acquistati dalla Commissione archeologica comunale e altri donati da Augusto Castellani, appassionato collezionistica anche di glittica.