Secondogenito di una illustre famiglia di orafi, Augusto Castellani (Roma 1829- 1914) fu valente collezionista e conoscitore di oggetti archeologici.
Dopo il 1870, pur continuando a dirigere l’azienda familiare di oreficerie, partecipò attivamente alla crescita della nuova capitale dello Stato italiano, dapprima come componente della Giunta Provvisoria di Governo, quindi come membro fondatore della Commissione Archeologica Comunale e poi come direttore dei Musei Capitolini, adoperandosi per la tutela e valorizzazione dei beni storico artistici, in forte polemica con le autorità statali.
Per tali ragioni ritenne opportuno donare ai Musei Comunali alcuni acquisti che egli aveva compiuto sul mercato antiquario; tale donazione, che determinò la creazione del Medagliere Capitolino, venne portata a compimento soltanto nel 1876. Dai verbali di accettazione del dono presentata al Consiglio Comunale di Roma, risulta che il lascito consisteva in 9074 monete, di cui 4598 provenienti dagli scavi di Porto, 2700 imperiali del III e IV secolo dal territorio romano e, con la stessa provenienza, 656 monete del XII-XIV secolo.
Di particolare interesse 42 pezzi di aes grave sub-librale, presumibilmente rinvenuti in un deposito votivoscopertosulle “collinevaticane”.