Nel 1872 l’architetto Ludovico Stanzani, (Roma 1784?-Kiev 1872) moriva in Ucraina, allora regione dell’impero russo, lasciando la sua collezione di 9251 monete e 681 pietre preziose ad un generico “Gabinetto Archeologico di Roma”. Proprio per assicurare la raccolta Stanzani ai Musei Capitolini, Augusto Castellani decise di istituire una nuova sezione museale, il Medagliere Capitolino.
La collezione Stanzani fu acquisita soltanto nel 1877 dal Comune di Roma, che provvide a far stilare un succinto inventario dal barone Pietro Ercole Visconti membro della Commissione Archeologica Municipale.
Il lavoro d’inventariazione risultò estremamente laborioso per la grande diversificazione tipologica del materiale, spesso racchiuso in foglietti o in cartoline con brevi note in lingua ucraina.
Inoltre, la collezione numismatica era molto variegata nel numero delle zecche rappresentate, con pezzi antichi di città greche che si affacciavano sul Mar Nero settentrionale, come Olbia (località nei pressi dell’attuale Odessa), Panticapeo in Crimea presso l’attuale Kerč’, le monete dei regni del Bosforo Cimmerio (area intorno al Mar di Azov), romane repubblicane, imperiali e provinciali, bizantine e medioevali (arabe dell’area persiana, germaniche e tartare dell’Orda d’Oro, ovveropopoli mongoli che avevano invaso anche il territorio del Mar Nero) e moderne (russe, polacche, turche).
Questo singolare materiale, che documenta la ricca e travagliata storia dell’Ucraina, terra di confine, di scambio e di passaggio di diverse culture tra Oriente e Occidente, era stato evidentemente raccolto da Stanzani in quei luoghi, dove Ludovico aveva trascorso tutta la sua vita, esercitando il mestiere di architetto (costruzione di un quartiere di Kiev e parte della locale università).
Di particolare interesse e pregio risultano essere le pietre grezze: 633 tra ametiste, topazi, acque marine, quarzi bianchi, crisoliti, malachiti, diaspri, lapislazzuli, pietre di luna e corniole, solo in parte esposte, e 48 agate di diverse varietà, racchiuse in un grazioso astuccio a forma di libro.