Nel 1897 la Commissione Archeologica Municipale con grande perizia provvide all’acquisto della collezione di Giulio Bignami, (Bologna 1839-Roma 1915).
La raccolta, iniziata nel 1879, era costituita da 2225 monete prodotte durante l’età repubblicana romana, proveniente da tesoretti (come quello di 300 denari rinvenuto a Nepi nel Lazio) e da collezioni vendute all’asta pubblica (come nel caso della collezione Baxter di Firenze alienata nel 1887) o acquisite privatamente.
Giulio Bignami ebbe anche il merito di comprare all’asta pubblica alcuni pezzi della collezione di Bartolomeo Borghesi, venduta a Roma nel 1893.
Bartolomeo Borghesi (Savignano di Romagna 1781 – San Marino 1860)fu uno dei maggiori studiosi dell’antichità romana, del diritto, dell’epigrafia e soprattutto della numismatica. Maestro dell’illustre storico tedesco Theodor Mommsen (Garding 1817- Charlottenburg 1903), fu tra gli ideatori assieme a Mommsen e Celestino Cavedoni (Levizzano Rangone 1795 – Modena, 1865), di una nuova brillante metodologia di datazione dei reperti numismatici.
Dopo la vendita della collezione Bignami al Comune di Roma, moltissimi esemplari della raccolta vennero pubblicati e discussi dal famoso numismatico tedesco M. von Bahrfeldt (Willmine 1856-Halle ander Saale 1936).
Fino al momento della sua morte, Giulio Bignami continuò ad arricchire il Medagliere Capitolino, compiendo acquisti di monete repubblicane sul mercato antiquario, puntualmente donati al Comune di Roma.